Sai riconoscere le sostanze cosmetiche dal bollino rosso? È molto importante, così che tu e il tuo bambino non ne entriate in contatto.
Alcuni giorni fa sono andata a fare la spesa con Marica, mia cara amica in dolce attesa di una splendida bimba. Ci siamo messe a leggere attentamente l’INCI dei prodotti cosmetici aiutandoci anche con alcune app per la valutazione delle sostanze in essi contenute (trovi QUI l’articolo che ho scritto sull’argomento).
È proprio vero che bisogna sempre stare attente a cosa si mette nel cestello, soprattutto quando si è responsabili di un’altra vita. Infatti, prima che la nostra giornata assieme finisse, avevamo già individuato (e lasciato sugli scaffali) diversi prodotti contenenti le tre sostanze nocive di cui ora ti parlerò. Buona lettura!

Premessa
Le informazioni di seguito riportate si basano principalmente sulla lettura del Regolamento (CE) sui prodotti cosmetici e del Pregnancy and Lactation Labeling (PLLR) Final Rule redatto dalla U.S. Food and Drug Administration (FDA). Trovi alla fine dell’articolo tutte le fonti utili per ulteriori approfondimenti ??
Ricorda: ci troviamo davanti ad argomenti complessi e in costante aggiornamento, proprio come le teorie scientifiche e gli esperimenti utilizzati per verificarli. Pertanto ti consiglio di non fermarti alla sola lettura di questo articolo, ma di consultarti anche con il tuo medico. Lui resta la persona che meglio potrà consigliarti, sopratutto se sei in gravidanza, poiché conosce bene la tua storia clinica.
La formaldeide (CH2O) e i suoi cessori
È la più semplice degli aldeidi: nome che deriva da “alcol deidrogenato”. La puoi trovare principalmente negli smalti, shampoo e fondotinta anche con il nome di formaldehyde or formalin, formic aldehyde, oxymethylene. Tuttavia i suoi cessori, sostanze che decomponendosi ne rilasciano piccole quantità, sono spesso utilizzati come tensioattivi e conservanti ad ampio spettro anche in altri prodotti.
Segue un elenco dei principali cessori:
- Sodio idrossimetil glicinato (Sodium hydroxymethyl glycinate)
- Diazolidinyl urea
- Imidazolidinyl urea
- 2-Bromo-2-Nitropoane-1,3-Diol (Bronopol)
- Quaternium-15
- DMDM Hydantoin
- Benzylhemiformal
- Methenamine
- Azoniaadamantane chloride
- Dowicil 75, 100, 200
- Preventol D 1
Rischi
Parliamo di sostanze allergizzanti il cui contatto può causare irritazioni alle vie respiratorie, agli occhi e alla cute o scatenare forme più o meno gravi di dermatite atopica. Inoltre, diversi studi delle istituzioni internazionali tra cui la IARC (International Agency for Research on Cancer) ne mostrano l’alta cancerogenicità.
Come puoi individuarla ed evitarla
Secondo il Regolamento (CE) sui cosmetici l’uso di tale sostanza è vietato, salvo entro determinati limiti. Pertanto è obbligatorio riportare sull’etichetta la dicitura “contiene formaldeide” qualora la concentrazione di quest’ultima o di uno dei suoi cessori sia maggiore dello 0,05% nel prodotto finito.
Queste sono alcune buone norme da seguire:
- Leggi sempre molto bene INCI ed etichette.
- Controlla attentamente i prodotti economici, perché la formaldeide e i suoi cessori sono sostanze dal basso costo e vengono spesso utilizzate per contenere i prezzi.
- Non farti tentare dai cosmetici che trovi nei discount cinesi, perché molto spesso vendono prodotti non controllati e non certificati.
- Valuta di iniziare a utilizzare prodotti cosmetici eco bio naturali.
Ftalati
Anche chiamati “esteri ftalici”, sono sostanze chimiche organiche derivanti dal petrolio e utilizzate per la plastificazione del cloruro di polivinile (PVC). Il discorso qui è molto ampio, poiché oltre a smalti per unghie, profumi e creme, queste sostanze sono un po’ ovunque. Le puoi trovare nelle confezioni di plastica che rivestono molti cibi e bevande, nei giocattoli, negli interni delle auto e così via.
Tipologie di ftalati:
- DINP – ftalato di diisononile
- DEHP – ftalato di bis(2-etilesile)
- DNOP – ftalato di diottile
- DIDP – ftalato di diisodecile
- BBP – ftalato di butilbenzile
- DBP – ftalato di dibutile
Rischi
Sono interferenti endocrini. Fin dai primi anni 2000 queste sostanze sono state soggette a molteplici sperimentazioni da cui ne è stata riscontrata la nocività particolarmente per donne incinte e bambini. Vi è infatti una correlazione statistica tra la presenza di ftalati e l’insorgenza di problemi nello sviluppo dei genitali sia maschili sia femminili, del diabete di tipo 2 e di disturbi di tipo mentale, motorio e comportamentale nei soggetti più piccoli.
Come puoi individuarli ed evitarli
Anche in questo caso, come per la formaldeide, il Regolamento (CE) li identifica come sostanze il cui uso è vietato salvo entro determinati limiti. Un esempio ne sono i giocattoli, dove la concentrazione non deve per legge superare l’1%. Tuttavia, è molto difficile poter completamente escludere queste sostanze dalle nostre vite. Basti pensare che sono presenti persino nella tastiera con la quale scrivo.
Si può però ridurne il contatto seguendo alcuni accorgimenti:
- Leggi sempre INCI ed etichette cercando di prediligere prodotti PBA E PVC Free.
- Nei cosmetici fai attenzione soprattutto al ftalato di dibutile (DBP), poiché è il maggiormente utilizzato.
- Stai attenta ai prodotti che riportano la dicitura “Made in Cina” o “Made in PRC” (People’s Republic of China).
- Prediligi cibi e bevande fresche o conservate in cassette di legno o contenitori di vetro.
- Per i tuoi bambini, specialmente se molto piccoli, prediligi giocattoli di legno o stoffa ed evita quelli plastici. Ricorda che i bimbi hanno l’abitudine di mordere e succhiare le cose e potrebbero così assorbire maggiori quantità di sostanze nocive.
Parabeni
Sono una classe di composti organici aromatici dalle doti battericide e fungicide. Per questo motivo sono impiegati fin dagli anni ’40 come conservanti dall’industria cosmetica, farmaceutica e alimentare. Alcuni possono avere origine naturale (es. metilparabene), mentre altri sono unicamente frutto di sintesi chimica. In cosmesi li puoi trovare principalmente in shampoo, bagnoschiuma e prodotti per l’igiene, ma potresti individuarli anche in creme, lozioni e deodoranti.
Rischi
La comunità scientifica mondiale è impegnata in un grande dibattito, poiché i parabeni sono oggi classificati dall’Unione Europea come potenziali interferenti endocrini. Inoltre, nel 2004 la docente e ricercatrice inglese Philippa Darbre condusse uno studio per collegare l’utilizzo di tali sostanze all’insorgenza di masse tumorali al seno. Lo studio venne però da molti criticato per quelle che furono definite “evidenti carenze metodologiche”. Tuttavia, il caso mediatico ebbe un impatto tale da farne ridurre la concentrazione nei vari prodotti e in alcuni casi vietarne l’utilizzo.
Come puoi individuarli
È bene fare una distinzione, poiché non tutti i parabeni sono uguali. Di alcuni il Regolamento (CE) ha definitivamente vietato l’utilizzo, mentre altri sono consentiti se, e solo se, presenti in precise concentrazioni.
VIETATI
- Isopropilparabene
- Isobutilparabene
- Fenilarabene
- Benzilparabene
- Pentilparabene
CONSENTITI, in concentrazione massima dello 0,4% per ogni singola sostanza
- 4-Hydroxybenzoic acid
- Calcium paraben
- Ethylparaben
- Methylparaben
- Potassium ethylparaben
- Potassium methylparaben
- Potassium paraben
- Sodium ethylparaben
- Sodium methylparaben
- Sodium paraben
CONSENTITI, in concentrazione massima dello 0,14% per ogni singola sostanza
- Butylparaben
- Propylparaben
- Sodium butylparaben
- Sodium propylparaben
- Potassium butylparaben
- Potassium propylparaben
N.B.
La somma delle concentrazioni di tutti parabeni contenuti in un cosmetico (ovviamente ti parlo SOLO di quelli consentiti per legge) non deve superare lo 0,8% del prodotto finito.
Come puoi evitarli
L’Unione Europea e la FDA stanno ancora indagando sugli effettivi rischi nell’impiego dei parabeni, ma noi nell’attesa non siamo certo costrette ad aspettare passivamente.
- So di ripetermi, ma guarda sempre l’INCI e le etichette alla ricerca delle sostanze che abbiamo visto insieme.
- Evita i deodoranti che ne fanno uso. I parabeni penetrano a fondo nella pelle ed è meglio non permettere che entrino ripetutamente in contatto con i linfonodi.
- Scegli saponi e oli naturali facendo attenzione alle profumazioni artificiali.
- Prediligi i conservanti naturali a quelli artificiali, sopratutto per le creme viso e corpo.
- Se possibile prediligi i prodotti locali (a Km 0), poiché dovrebbero impiegare minori concentrazioni di conservanti.
- Ricorda, anche un’alimentazione sana ci aiuta a controbilanciare l’esposizione alle sostanze nocive. Evita quindi di eccedere con i cibi di origine industriale.
In conclusione
Abbiamo parlato dei tre principali gruppi di sostanze che possono essere altamente nocive per il nostro organismo e per quello dei nostri cari. Tuttavia, le sostanze sotto indagine, seppur impiegate nella produzione dei prodotti di uso quotidiano, sono oltre 3000 e pian piano andremo a vederle tutte insieme!
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Fonti dell’articolo:
- FDA Pregnancy and Lactation Labeling (Drugs) Final Rule
- Ministero della Salute – Attenzione agli ftalati
- Ministero della Salute – Formaldeide, direzione generale della prevenzione sanitaria
- Ministero della salute – Tracciabilità, Raccolta, Trasporto, Conservazione e Archiviazione di cellule e tessuti per indagini diagnostiche di anatomia patologica
- Parabeni – Utilizzo cosmetico
- Regolamento (CE) n. 1223/2009
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